Questa volta non parlerò di tattiche, moduli, prestazioni di singoli e pagelle, ma vorrei sottolineare un gesto tanto bello quanto significativo compiuto nel pomeriggio dal tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic che come tutti sanno da oltre un mese combatte per sconfiggere la leucemia. Ma uno dei mali più terribili che possa colpire una persona non ha tenuto lontano il trainer rossoblù dai suoi ragazzi, nonostante si sia sottoposto a diverse sedute di chemioterapia.
Infatti nel pomeriggio dopo aver lasciato l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna dove è in cura da una quarantina di giorni, tra la sorpresa generale dei suoi calciatori è piombato nel ritiro felsineo per guidare la squadra nella gara di esordio in campionato a Verona. Quindi dopo aver seguito i suoi ragazzi da lontano nelle amichevoli pre campionato e nella gara di Coppa Italia a Pisa il combattente Sinisa, armato di t-shirt e cappellino si è seduto in serata regolarmente in panchina, senza nemmeno la mascherina, riprendendo tutto da dove aveva lasciato. La gara è terminata con il risultato di 1 a 1 ma stasera a Verona il vincitore è stato solo lui, Sinisa Mihajlovic, che ha dato momentaneamente un calcio alla leucemia mostrando un attaccamento unico a questo sport tanto chiacchierato ma che può regalare storie belle come questa.
Vinta una battaglia, ora tocca vincere la guerra, buona lotta Sinisa…