Come se bastasse sedersi su un sediolino. No. C’è molto di più. C’è che mastichi gioie mancate per un anno intero e questo anno dura da quando ne hai sette. E allora capita che un giorno lo dici, e lo fai. “Basta! Non ci metto più più piede”.
E allora le domeniche pomeriggio le passi al buio, tra i fili di una rete, con l’urlo che si strozza in gola ma che piano piano comincia a sobillare…
E allora un passo alla volta ti avvicini: ”vabbè, vado l’ultima in casa, ma non lì, cambio settore!” E allora capita che l’ultima in casa è il 30 Aprile 2016 ma decidi di vederla in orizzontale; perché da lì è tutto più calmo, come quando il mare diventa una tavola ed hai il coraggio di spingerti più in là della riva. E allora dopo un anno ti ritrovi in mare aperto nell’alba più bella, che in un attimo è diventata tramonto, ma uno di quelli che fanno tuffare il sole all’orizzonte e lo trascinano a riva.
E allora non sei più convinta di volere ancora il mare calmo, ti senti pronta a cavalcare le onde e ti convinci che tutto va visto in verticale. Perché è vero che in verticale diventa più difficile mantenere l’equilibrio; che è più dura risalire dal basso col mare in tempesta, ma sei sicura che al tuo fianco troverai chi avrà la stessa voglia di spezzare le onde, e una volta tornati a galla, l’A-lba sarà stregata!
Ci ritroviamo in curva️…
Marika 
